Nessuno stop, anzi avanti senza modifiche con l’iter burocratico necessario ad appaltare i lavori per la riqualificazione del Palazzo dei Congressi di Riva del Garda e la costruzione del Teatro con la torre scenica tanto contestata. È stato, infatti respinto il ricorso presentato dal consorzio d’imprese costituito dalla Conpat di Roma e dall’Amec di Catania escluse dalla gara dall’Agenzia per gli appalti provinciale perché, ha sancito il Tar, non esistevano malfunzionamenti del sistema informatico nella compilazione dell’offerta. La dichiarazione di subappalto, in particolare, è stata quella che ha fatto prendere la decisione all’Apac perché ritenuta irregolare e generica in quanto non conteneva le lavorazioni che le due imprese costituite in un’Ati (Associazione temporanea d’imprese) avrebbero subappaltato. Oltre a ciò le stesse nell’offerta compilata non avevano indicato o, meglio, quotato pari a zero il valore dell’offerta sull’immobile. Avanti con l’iter, dunque, salvo il ricorso per ottenere l’annullamento del provvedimento.