È partita da alcuni negozi del centro storico di riva la petizione popolare volta a chiedere all’amministrazione comunale e alla proprietà di avviare un dialogo “fruttuoso” per entrambi. Da una parte l’Amministrazione rivana, sindaco Adalberto Mosaner in testa, che tiene “duro” contro la volontà degli attuali proprietari, la società VR 101214 con capifila Hainz Peter Hager, imprenditore altoatesino, il commercialista arcense Paolo Signoretti e l’imprenditore Riccardo Ricci. La variante al Piano Regolatore in fascia lago è in discussione, e con questa petizione si vuole chiedere ad entrambe la parti “in causa” di realizzare qualcosa per la città, tipo un parco, un parcheggio e nuove strutture al fine di riqualificare una zona abbandonata da trent’anni. Mercoledì se ne parlerà in Commissione urbanistica, tornando sull’argomento dei Piani Attuativi scaduti, di quello che interessa la fascia lago e, qui scatta l’argomento, anche di una zona pregiata come quella che una volta era occupata dalla Cattoi legno, ora in completo abbandono. Dell’iniziativa, però, il presidente di Confcommercio Alto Garda e Ledro ha detto non essere al corrente, dunque è partita in maniera del tutto autonoma da alcuni esercenti del centro rivano.
Nella petizione si chiede testualmente all’Amministrazione comunale di “avviare un rapporto virtuoso con la proprietà attuale, al fine di coniugare assieme interessi pubblici e privati per lo sviluppo futuro della città”. La petizione, che ha già raccolto una cinquantina di adesioni in pochi giorni, nasce da un gruppo di operatori economici del centro, ma anche da semplici cittadini e famiglie che abitano a Riva. “Siamo anche visitatori della nostra città – si legge nel documento – turisti e frequentatori che ne hanno a cuore le sorti future, per sé stessi e per i nostri figli. Chiediamo all’amministrazione comunale, ma anche all’attuale proprietà di sciogliere i dubbi che da tanti anni gravano su quella zona la fine di realizzare qualcosa nel reciproco interesse e porre fine alla situazione di stallo che da troppo tempo grava su quell’area”.