Così Matteo Arcese, presidente del gruppo e figlio del fondatore Eleuterio fa sapere alla stampa. «Tale trasferimento è privo di qualsiasi impatto occupazionale ha dichiarato Matteo Arcese – rispetto alla forza lavoro operativa in Trentino Alto Adige che l’azienda considera un asset strategico e da salvaguardare». Per il colosso dei trasporti sono dunque infondati i timori espressi nei giorni scorsi dai sindacati sui presunti cali occupazionali, paventati licenziamenti o spostamento di lavoratori dal Trentino al nuovo hub europeo del gruppo vicino a Milano.

In merito si è espresso anche l’assessore provinciale alle attività economiche Alessandro Olivi, che ieri ha avuto contatti con i vertici dell’azienda arcense. «Siamo convinti che Arcese non solo desideri consolidare l’occupazione, ma semmai incrementarla. Il Trentino sarà la piattaforma per lo sviluppo di un’Arcese che cambia pelle, diventando molto più forte per il territorio rispetto a dieci anni fa. Dai trasporti si va verso una postazione logistica e di servizi innovativi nei quali l’azienda desidera investire su competenze e sul valore umano».