Sarebbe un “disastro ambientale”, questo in sintesi il pensiero degli ambientalisti delle associazioni Comitato Sviluppo Sostenibile, Salvaguardia Olivaia, Italia Nostra, WWF Trentino e Rotte Inverse che bocciano l’idea di una clinica destinata alla sana alimentazione diretta dal professor Luigi Fontana. Dopo essere riusciti a farla inserire nei siti del FAI (il Fondo per l’Ambiente Italiano) ora tuonano contro l’idea di trasformazione che, secondo la volontà dell’amministrazione provinciale, dovrebbe diventare una struttura ricettiva con annessa clinica o “Accademia della longevità.” Per gli ambientalisti lì non dovrebbe sorgere nulla, perché quest’idea porterebbe ad un aumento dei volumi esistenti. Insomma, dopo mezzo secolo diverse proposte di sviluppo mai andate in porto alle quali è seguito l’oblio totale, salvo una cura limitata del vasto parco annesso, lì dovrebbe rimanere tutto a funzione pubblica e non “ricettivo – alberghiera come è nelle intenzioni di comune e provincia. Il progetto in essere stravolgerebbe l’intera area con enormi aumenti di cubature e bloccherebbe la fruizione pubblica del parco. Per l’assessore Stefano Miori solo “catastrofismi” perché se nessuno ci mette le mani andrà tutto alla malora definitivamente. La struttura, inoltre, è della Provincia e la sua assegnazione a chi mostrerà interesse a ristrutturarla e gestirla sarà fatta con una pubblica gara di appalto, che garantirebbe un maggiore controllo su quello che verrà realizzato.