Con un provvedimento approvato oggi su proposta dell’assessore all’istruzione Mirko Bisesti, la Giunta provinciale ha definito alcuni importanti aspetti delle attività di alternanza scuola-lavoro svolti dagli studenti del secondo ciclo di istruzione. Si tratta di disposizioni attuative dell’articolo 65 della legge provinciale sulla scuola, modificato dalla recente legge di assestamento di bilancio per garantire un monte orario dei percorsi di alternanza anche in misura superiore rispetto al livello minimo previsto dalla legislazione statale. La normativa nazionale, infatti, nel 2018 ha introdotto alcune modifiche: l’alternanza viene ora definita nel resto d’Italia come “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” e il monte ore è stato ridotto da 400 ore a 150 per i tecnici, 210 per i professionali e 90 per i licei. Inoltre, è stato disposto che dall’anno scolastico 2019/2020 l’assolvimento di questi percorsi sia requisito di accesso obbligatorio all’esame di Stato.
La Giunta, ritenendo che nella realtà provinciale si sia sviluppato un assetto organizzativo che ha corrisposto alle aspettative di tutti i soggetti coinvolti nel sistema (studenti, scuole, imprese, associazioni ed enti), per l’attuale anno scolastico e per gli anni a venire ha confermato l’impianto organizzativo già in essere: il monte ore di alternanza scuola-lavoro, che mantiene la stessa denominazione, in Trentino rimane di almeno 400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali e di almeno 200 ore nell’ultimo triennio dei licei. L’assessore Bisesti e la sovrintendente scolastica Viviana Sbardella nel corso del corrente anno si coordineranno per analizzare punti di forza e criticità dei percorsi, apportando eventuali modifiche che si rendessero necessarie già nella prossima primavera.