Due striscioni srotolati e appesi alla cancellata dell’Istituto ITET Floriani di Riva del Garda dove si formano geometri, ragionieri e periti industriali con scritto “Noi studenti vogliamo la mensa. È un nostro diritto”. La mensa non c’è e allora i ragazzi e le ragazze che arrivano a studiare da fuori città sono “costretti” a consumare panini in poco tempo, un pranzo frugale che non concilia certo con un’alimentazione che si vorrebbe più “sana”, completa stando seduti in più tempo. Il senso della “protesta” di due genitori l’altro giorno sta tutto qui, nel chiedere al comune di Riva la possibilità di ripristinare un servizio che c’era e che andrebbe a vantaggio dei molti che arrivano da Malcesine, Limone, valle di Cavedine, Tremosine, dalle Giudicarie e zone limitrofe alla Comunità di Valle Alto Garda. Il tutto anche perché con l’orario condensato in cinque giorni (il sabato non si va più a scuola) è inevitabile che le ore di lezioni finiscano il pomeriggio (dopo sette ore di lezione) alle 14, dunque o si mangia un panino o si stringe la cinghia e si torna a casa affamati. Mangiare alle 15, però, non è il massimo, anche perché era stato garantito che il servizio mensa sarebbe stato ripreso, ma poi è stato detto ai genitori che lo spazio a disposizione non avrebbe permesso di soddisfare tutti. Fare due turni per il pranzo, però, sarebbe possibile, dunque? Da qui i due striscioni con le scritte citate, con il secondo che recita “le promesse si mantengono, il comune si svegli e intervenga”.