L’Apss ritiene necessario intervenire in merito alle dichiarazioni rilasciate dal segretario della Cisl Medici con il quale s’informa che è in atto un’agitazione sindacale di due settimane dei medici di medicina generale che ha per oggetto l’individuazione del grado di priorità – definito RAO, Raggruppamenti di attesa omogenei – delle prescrizioni specialistiche. Secondo quanto riportato nel comunicato i medici di medicina generale stanno inviando circa mille impegnative al giorno con codice RAO B (codice che richiede l’esecuzione della prestazione nel termine di 10 giorni) ai distretti e invitano i pazienti, qualora non ricevessero la prestazione entro tale termine a rivolgersi direttamente ai pronto soccorso.
L’Apss contesta le dichiarazioni del segretario della Cisl Medici e diffida dal concretizzare quanto annunciato.
I professionisti, secondo quanto stabilito dal contratto sottoscritto anche da Cisl Medici, sono incentivati anche economicamente a prescrivere Rao appropriati e per tale motivo non possono essere accettate minacce di alcun tipo. L’amministrazione, in coerenza con le disposizioni vigenti, si riserva di valutare eventuali profili di responsabilità che dovessero emergere a carico dei medici in ordine a prescrizioni inappropriate e a conseguenti disagi che si dovessero determinare nei pronto soccorso.