Chissà come andrà a finire la “querelle” legata a quel pezzo di strada (dismessa) e la relativa galleria, la prima della statale Gardesana occidentale (Panda, appunto), dopo che ieri il giudice Carlo Ancona, davanti al quale Tiziano Segattini, difeso dal suo legale l’avvocato Andrea Tomasi, ha sentenziato che la recinzione messa da Segattini a protezione della sua proprietà, dopo che la cancellata in ferro messa in opera originariamente era stata tolta, non costituisce “abuso edilizio”. Vicenda complessa quella che vede contrapposti Comune di Riva e Tiziano Segattini, proprietario dell’area su cui sorge il Residence Excelsior, al quale la Provincia aveva concesso l’utilizzo della dismessa galleria per permettere ai suoi clienti di parcheggiare le vetture. Il Comune in seguito, terminata l’opzione d’affitto nel 2013 aveva chiesto alla Provincia di rientrarne in possesso, per permettere il passaggio, una volta elaborato e finanziato il progetto, del collegamento ciclabile con la ciclovia che sta sorgendo da Limone verso il confine col Trentino. Operazione che, vista la sentenza di ieri che non ha sentenziato gravi danni o altro, definendo “tenue” la posa in opera della recinzione (facilmente rimovibile) da parte del Segattini. Insomma, visto che Segattini è, di fatto incontestabile, proprietario tavolarmente di una parte della galleria, che proprio lui firmi la cessione al Comune per lasciar passare la ciclabile… come dire, avanti a suon di carte bollate e spese (per i contribuenti, logicamente)!