Sono iniziate l’altro giorno nelle acque del Garda le ricerche di un mezzo della ditta Arcese, un camion precipitato nel lago all’altezza di Navene nel 1973 e mai recuperato per le difficoltà del tempo legate a questo tipo di operazioni. Tre le vittime di quel incidente, con i resti del conducente probabilmente ancora nella cabina del camion e neanche questi mai recuperati. Un problema tecnico al robot che getta gli sguardi in profondità ha costretto i tecnici impegnati nell’operazione a dare un momentaneo stop alle ricerche. Ricerche portate avanti di Volontari del Garda su sollecitazione di Aldo “Taiom” Tavernini, noto esperto sub che le profondità del lago nell’Alto Garda le conosce bene. Tuttavia le prime immagini fornite dal sonar che ha scandagliato la zona hanno permesso di appurare che “qualcosa” lì c’è, ma poi l’immersione del ROV, il robot che permette di visionare con apposita telecamera subacquea si sono dovute interrompere. Il mezzo ha raggiunto la profondità di 260 metri, ma poi si è impigliato nei numerosi cordini che si calano per il posizionamento delle boe in occasione delle regate veliche, e allora il tutto è stato sospeso in attesa di riparare un cavo danneggiato e fissare una nuova data per le ricerche.