Gianni Morandi e la sua maggioranza lo hanno detto chiaramente: siamo contro il Piano Territoriale della Comunità di Valle che vorrebbe far passare la futura ciclabile (o Ciclovia del Garda) sulla spiaggia di Torbole. “Non c’è lo spazio – afferma il primo cittadino di Nago Torbole – e non avrebbe senso buttare a lago materiali inerti per creare il fondo, come quelli provenienti dal futuro scavo della Loppio Busa”.
I fondali davanti la spiaggia pubblica di Torbole vanno subito in profondità, dunque la soluzione non è attuabile, ma Morandi di fatto formalizza tutte le perplessità della paventata soluzione al fine del completamento della futura Ciclovia del Garda che, di fatto, termina per il momento proprio in corrispondenza del centro cittadino (anche se di fatto non è la vera e propria ciclabile, ma una pedonale). L’attraversamento di Torbole, dunque, collide con le proposte del Piano della Mobilità che si sta elaborando in Comunità di Valle, ma rappresenta anche un problema per il collegamento in zona Passo San Giovanni tra l’abitato di Nago e quello di Torbole.
Per le biciclette ora significa collegamenti in mezzo alle campagne, immersi in vicoli ma anche con la discesa della vecchia strada che da Nago porta a Torbole, o “Nago vecchia” meglio conosciuta, una discesa che presenta buche e muretti per una pendenza del 14% che non tutti sanno affrontare. “Però – afferma sempre il sindaco Morandi – visto che la futura Ciclovia del Garda non si farà dall’oggi al domani, abbiamo i tempi necessari per discutere come affrontare il problema e trovare la soluzione migliore. Prima fra tutti la realizzazione della circonvallazione di Torbole, opera che permetterebbe la declassazione della strada oggi esistente per poterne utilizzare una parte come ciclabile”.