La maggioranza che regge le sorti del comune di Tenno, dopo le dimissioni del primo cittadino Gianluca Frizzi e la sua firma sul al documento che prevede la realizzazione e posa di una stele per ricordare Alba Chiara Baroni e con lei tutte le vittime di femminicidio, ha detto sì: la stele si farà. Il vicesindaco ora reggente Giuliano Marocchi ci ha messo meno di 24 ore per risolvere la situazione che, dall’aggirarsi delle troupe televisive in paese ieri mattina, rischiava di diventare un caso nazionale.
Una stele o un monumento, ancora non è dato sapere, per ricordare la ragazza uccisa dal suo fidanzato nel luglio dell’anno scorso si farà, ma se i dettagli si discuteranno prossimamente ciò che conta è che lo “strappo” che si era consumato in consiglio comunale all’interno della maggioranza è stato ricucito. Le dimissioni di Frizzi, dunque, sono state la mossa a favore affinché il tutto rientrasse. Un segno della coerenza dell’ormai ex primo cittadino, che da mesi non riusciva a chiudere il cerchio di questa triste storia che ha scosso l’intero paese di Tenno.
Vicenda chiusa, dunque, almeno per ciò che riguarda la decisione di posare la stele, ma vicenda che nel cuore e negli animi dei residenti e non solo rimarrà ancora a lungo, perché se è vero che il tempo aiuta a sopportare il dolore, quello generato dall’atto di Mattia Baroni nei confronti di Alba Chiara resterà a lungo dentro ognuna di quelle persone, direttamente coinvolte come i familiari certamente, ma anche negli amici, conoscenti dei due ragazzi e delle loro famiglie.
Frizzi si è detto contento di com’è stata risolta la vicenda, una delle più difficili degli ultimi anni per l’intera comunità tennese.