È stata presieduta dall’arcivescovo mons. Lauro Tisi, mercoledì 15 agosto, la solenne celebrazione votiva di Santa Maria, iniziata con la messa nella chiesa arcipretale, presente la preziosa statua lignea quattrocentesca della patrona. La quale poi, come tradizione, è stata portata in processione lungo le vie del centro storico, salutata dai rintocchi delle campane della chiesa e di quelle della Renga, la campana della torre civica Apponale.
Nel salutare il vescovo, ringraziandolo della presenza, il decano don Dario Silvello -che era affiancato tra gli altri dal vicario parrocchiale don Mattia Vanzo e per i Verbiti da padre Giancarlo Girardi e padre Ildefonso Kambonja- ha voluto dedicare un pensiero alla tragedia di Genova, ai suoi morti e al suo dolore. Il vescovo nel suo intervento ha notato come l’antico voto dell’Assunta -sottoscritto il 15 agosto del 1944, a poche settimane dall’orribile eccidio nazista del 28 giugno, dall’arciprete decano benacense Enrico Paolazzi, dal podestà Lodovico Donati e da oltre mille concittadini perché la città fosse risparmiata dagli orrori della guerra «micidiale, totalitaria e barbara»- sia ancora presente e vivo nella cittadinanza, che ha visto partecipare numerosa e con un evidente trasporto. Mons. Lauro Tisi ha anche parlato della propria emozione nel tornare dopo tanto tempo nella chiesa arcipretale di Riva del Garda, dove ha prestato servizio una ventina di anni fa, a supporto dell’allora decano don Dario Pret, quando cappellano era don Dario Silvello, l’attuale decano. Alla celebrazione erano presenti il sindaco Adalberto Mosaner e una rappresentanza della Giunta municipale, del Consiglio comunale, della Comunità di Valle (con il presidente Mauro Malfer), delle forze dell’ordine e della polizia locale.
Dopo la Messa, verso le 11.15, ha preso avvio la processione che ha seguito il percorso canonico da piazza Cavour fino a piazza Tre Novembre dove si è fermata per la tradizionale benedizione delle imbarcazioni impartita dal Vescovo, dopo la quale il corteo ha ripreso il cammino per tornare in piazza Cavour. Qui la cerimonia si è conclusa con un concerto del Corpo bandistico cittadino.