Suor Vitangela, al secolo Rosa Maria Castellano, dopo 54 anni di attività missionaria in Ecuador da quattro anni si trova all’Istituto delle suore missionarie Pie Madri della Nigrizia in via Capitelli ad Arco. Abruzzese, nata a Lanciano il primo gennaio del 1919, martedì ha compiuto 100 anni. Alla festa di compleanno hanno preso parte anche il sindaco Alessandro Betta e l’assessore Stefano Miori, per gli auguri dell’Amministrazione comunale e della città.
Nel 1939, ventenne, Rosa Maria è entrata nell’Istituto delle Suore missionarie comboniane «Pie Madri della Nigrizia» a Verona, fondato da don Daniele Comboni, che aveva avvertito la necessità di integrare l’opera dei missionari nei vari Continenti con la presenza della donna consacrata. Ha operato nell’America latina, in Ecuador, dove si distinse per le doti umane e l’instancabile attività missionaria, che svolse per oltre mezzo secolo nelle missioni più difficili, quali Santa Maria de los Cayapas (ai confini con l’Amazzonia e raggiungibile solo con la canoa), Limones (cittadina sul Pacifico segnata dall’emergenza sanitaria, anche per la cronica carenza di acqua potabile), e ancora Carpuela (nella provincia di Imbabura, a nord, poco distante dal confine con la Colombia) e San Lorenzo (terza città più popolata della Provincia di Esmeraldas, in cui gravi problemi ambientali e sociali sono causati dal disboscamento illegale delle foreste).
Donna di preghiera vivace e dinamica, ha sempre dimostrato una particolare sensibilità per i bambini e per le famiglie, e riuscì a realizzare a San Lorenzo una scuola materna, che intitolò alla Madonna di Guadalupe, in cui accoglieva i bambini mentre le mamme erano al lavoro. Un servizio prezioso che salvò molte situazioni familiari e che aprì la strada alla creazione in tutta la Provincia di Esmeraldas di altre piccole scuole materne.
Il primo gennaio suor Vitangela è stata festeggiata di buon’ora con una S. Messa di grazie a Dio per il tanto bene compiuto. La serenità di suor Vitangela ha impressionato i due ospiti, e il sindaco, rivolgendo alla comunità un breve messaggio di saluto, si è detto colpito dal senso di pace che suor Vitangela gli ha trasmesso.
«È una persona molto colta e sensibile -spiega la madre superiora, suor Maria Grazia Campostrini- che per tutta la vita nonostante la sua impegnativa attività missionaria è riuscita a trovare un po’ di tempo da dedicare alla sua grande passione: scrivere poesie. Ne ha scritte tantissime, ne ha interi quaderni. Ora quando le forze la sostengono è molto simpatica, vivace e di piacevolissima compagnia».