Lo Zanardelli torna a navigare più bello di prima

Claudio Chiarani17/11/20192min
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Varato nel 1903, il piroscafo Zanardelli è la nave di punta della vasta flotta che la Navigarda gestisce per il lago di Garda. Dotato di due pale che fendono l’acqua per spostarsi, era fermo da un anno per ricevere le necessarie “cure” atte a permettere una navigazione sicura. In stile liberty, lo Zanardelli è rientrato in servizio assieme al suo gemello, l’Italia, quest’ultimo varato nel 1908 e con una stazza leggermente superiore, piroscafo che porta il nome dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli. Costruito a Peschiera del Garda dai cantieri svizzeri Etscher Wiss, lo Zanardelli durante la Seconda Guerra mondiale venne requisito prima dai tedeschi e poi dagli alleati e fu utilizzato sul lago anche per azioni di guerra. Ha ricevuto un primo ammodernamento nel 1982 e poi un secondo nel 2002, ma ora con il fermo di un anno è ritornato a splendere magnificamente in tutta la sua bellezza. Lungo quasi 50 metri, largo poco più di sei possiede una stazza di 253 tonnellate e si sposta grazie a due pale che gli permettono di raggiungere la velocità di 10 nodi, circa 20 chilometri orari. Dispone di cento posti a sedere e può offrire un servizio pranzi per 150 coperti. Lo Zanardelli avrà presto al suo fianco il nuovissimo Pelèr, battello che si sta assemblando in quel di Peschiera assemblando i pezzi che stanno costruendo i Cantieri Navali di Chioggia. La nuova motonave sarà lunga 35 metri, sarà dotata di più ponti e con una capienza di 350 passeggeri. Dotata di aria condizionata, ampi spazi sui ponti, abile al trasporto di persone con disabilità motoria, stazioni di ricarica per le e-bike e ovviamente spazi per le normali biciclette o mountain bike che i passeggeri vogliano portare con sé. Zanardelli restaurato e Pelèr varato costeranno alla Navigarda la considerevole somma di 5 milioni di euro.

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