Lavoro e invecchiamento: come creare un ambiente sano e sicuro

Redazione23/09/20184min
MANI SU TASTIERA COMPUTER ANZIANI

La popolazione trentina gode di buona salute e può vantare un’aspettativa di vita maggiore rispetto alla media italiana, ma sta invecchiando. Questo trend demografico produce necessariamente cambiamenti nei bisogni di salute delle persone e nel contesto sociale e lavorativo. Ed è inevitabile porsi degli interrogativi: gli ambienti di lavoro così strutturati saranno adeguati per lavoratori sempre più anziani? Per cercare di rispondere a questa domanda, e soprattutto fornire suggerimenti concreti ai datori di lavoro, è stato realizzato l’opuscolo informativo “Lavoro e invecchiamento”, curato dal Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, di cui fanno parte rappresentanti della Provincia autonoma di Trento, dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, di Inail, Inps, Consorzio dei Comuni, dei datori di lavoro, delle Associazioni di categoria e dei medici competenti.
Si stima che entro il 2030 circa il 30% o più della forza lavoro sarà rappresentata da lavoratori con un’età compresa tra i 55 a i 64 anni. Questo significa avere personale con più esperienza e professionalità, ma anche con diverse – e a volte limitate – capacità lavorative. Lavorare più a lungo negli anni vuol dire esporsi maggiormente ai rischi ed essere più vulnerabili, avere esigenze specifiche o dover convivere con problemi di salute cronica. Tutti elementi di cui tener conto, in termini di impegno per realizzare e mantenere luoghi di lavoro sani e sicuri per tutte le età. L’opuscolo “Lavoro e invecchiamento” nasce proprio per fornire ai datori di lavoro suggerimenti utili per gestire al meglio situazioni in cui il lavoratore a causa dell’età – ma anche di un infortunio o di una malattia – non riesce a svolgere al meglio le proprie mansioni.
Il tema cruciale dell’invecchiamento della forza lavoro – si legge nella pubblicazione – dovrebbe essere affrontato prima dell’effettivo manifestarsi di limitazioni o modificazioni delle capacità lavorative del personale, in modo da creare ambienti di lavoro che possano prevenire o ridurre eventi dannosi che, quando accadono, necessitano di interventi urgenti a volte di difficile realizzazione.
Si tratta di cambiare il modo di pensare l’ambiente di lavoro, passando dal concetto di “luogo in cui un lavoratore presta la propria attività” a “luogo in cui un lavoratore trascorre gran parte del proprio tempo mettendo a frutto le proprie capacità, sviluppando la propria esperienza professionale e divenendo un valore aggiunto per l’impresa, i colleghi e l’intera collettività”. Questo vuol dire valorizzare i lavoratori, in un’ottica di crescita, ascolto e riconoscimento professionale e personale, con evidenti ricadute in termini di soddisfazione personale, familiare e sociale. Invecchiare porta anche vantaggi: con l’età che avanza si riducono le capacità fisiche ma migliorano crescita mentale, dedizione al lavoro, esperienza e professionalità e capacità di collaborazione.
Nell’ottica di prevenire eventuali peggioramenti dello stato di salute dei lavoratori e proporre interventi migliorativi dell’ambiente di lavoro, risulta fondamentale garantire ai lavoratori anziani una sorveglianza sanitaria adeguata.
Opuscolo scaricabile dal sito di Trentino Salute
https://www.trentinosalute.net/Pubblicazioni/2018/Lavoro-e-invecchiamento

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