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Il “Cercatore di luce” di Carmine Abate in lizza per lo “Strega”

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Il libro scritto da Carmine Abate, “Il cercatore di Luce” è tra i primi proposti di quelli candidati alla prossima edizione del celebre premio “Strega”, la rassegna degli “Oscar” letterari. La candidatura è stata proposta dal critico letterario Alessandro Masi con la motivazione che “il libro conferma la piena maturità espressiva di Abate che con “Il cercatore di luce” giunge alla conclusione di un lungo percorso nella narrativa italiana di alta qualità”. Il racconto del protagonista Carlo sviscera l’arte di Segantini, il divisionismo, e la sua continua ricerca della luce, seguendone le tracce in ogni suo spostamento tra il tardo Ottocento, i primi del Novecento e il ventennio fascista. Il libro è alla sua terza edizione a pochi mesi dall’uscita.
Il romanzo
Carlo ha dodici anni quando sale in Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, la tensione è palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono quelle due persone? Al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore Giovanni Segantini.
Carlo si trova così a ricostruire la trama intima e collettiva di un intero secolo, a partire dalla travolgente vicenda umana di Segantini, legata a quella della propria famiglia.
L’autore
Carmine Abate è nato a Carfizzi, un paese arbëreshë (abitata da italo-albanesi, minoranza etno-linguistica albanese storicamente stanziata in Calabria). Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania con “Den Koffer und weg!” (1984) e in Italia con “Il ballo tondo” (1991), cui sono seguiti raccolte di racconti e romanzi di successo. I suoi libri, vincitori di prestigiosi premi, sono tradotti in numerosi Paesi. Con “La collina del vento” (2012) ha vinto il 50° premio Campiello.