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Cartiere del Garda a Riva, altro stop di una settimana

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Arriva un altro “stop” per le Cartiere del Garda a Riva. Questa è la brutta notizia per uno degli stabilimenti che creano maggiore indotto sul Garda Trentino da oltre quarant’anni: magazzini pieni e cartella degli ordini vuota. I 470 dipendenti si vedranno costretti a rimanere a casa per una settimana, da lunedì 11 novembre al successivo 28. Anche stavolta la fermata è dovuta al crollo degli ordini di carta che in certe giornate vanno anche oltre il 50% in meno con previsioni prossime anche peggiori.
Il management di Lecta, il gruppo cui le Cartiere del Garda appartengono, nell’annunciare il fermo ha però fatto presente che sono allo studio nuove strategie di marketing per far fronte alla crisi, tipo buttare l’occhio oltre oceano e puntare la mercato degli Stati Uniti. Insomma, la crisi che sta attraversando l’Europa dopo due anni di pandemia si fa pesante. Conflitto Russia – Ucraina e rincaro dei costi delle materie prime che si ripercuote sui servizi e l’incertezza che gravita sul 2023 ne sono le principali cause. Il futuro no sembra dei più rosei, nonostante il primo semestre del gruppo avesse fatto registrare un utile di oltre 61 milioni di Euro.
La direzione incontrerà a breve le rappresentanze sindacali al fine di programmare al meglio la sosta forzata, tra cassa integrazione e ferie per i dipendenti. Una sosta che “coinvolge” anche tutto l’indotto collegato alla Cartiera, che conta circa tremila lavoratori.